sabato 7 maggio 2016

PULITO E' PIU' BELLO!

 Un po’ di pulizia: racconto di un’esperienza diversa.



Sabato 7 maggio, a conclusione del progetto di circolo "Pulito è più bello", noi ragazzi di quarta abbiamo raccolto da terra tutte le cartacce e molto altro ancora dal cortile e dalla piazza.  
Armati di pettorine fosforescenti, guanti, pinze e diversi sacchetti portati dall’assessore all’ambiente del comune, signor Alberto Rizzo non abbiamo perso tempo!
Siamo usciti in giardino,  ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo cominciato a pulire il cortile dove c’erano soprattutto carte delle  caramelle e merendine. In seguito siamo usciti nella piazza antistante la scuola e lì la nostra caccia al rifiuto si è rivelata a dir poco… sorprendente! 
Abbiamo trovato tantissimi mozziconi di sigarette, poi anche un paio di scarpe, una  bottiglia di birra e ... incredibile ma vero...della pasta per dentiere!!
 E noi pensavamo: “Se ci dessero un euro per ogni mozzicone raccolto diventeremmo ricchissimi!”.
Alla fine di questa pulizia siamo tornati a scuola stanchi e accaldati. Dopo esserci tolti guanti e pettorine abbiamo attaccato nei dintorni della scuola alcuni cartelli che avevamo preparato in classe,  per invitare le persone a rispettare l'ambiente e a non buttare le cose per terra.
È stata una mattinata stancante ma bella, perché abbiamo imparato nuove cose e  soprattutto ci siamo sentiti orgogliosi del lavoro compiuto!









giovedì 5 maggio 2016

UN VECCHIO E UN BAMBINO

UN VECCHIO E UN BAMBINO
Un vecchio e un bambino si preser per mano 
e andarono insieme incontro alla sera; 
la polvere rossa si alzava lontano 
e il sole brillava di luce non vera... 






L' immensa pianura sembrava arrivare 
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare 
e tutto d' intorno non c'era nessuno: 
solo il tetro contorno di torri di fumo... 



I due camminavano, il giorno cadeva, 
il vecchio parlava e piano piangeva: 
con l' anima assente, con gli occhi bagnati, 
seguiva il ricordo di miti passati... 




I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, 
non sanno distinguere il vero dai sogni, 
i vecchi non sanno, nel loro pensiero, 
distinguer nei sogni il falso dal vero... 




E il vecchio diceva, guardando lontano: 
"Immagina questo coperto di grano, 
immagina i frutti e immagina i fiori 
e pensa alle voci e pensa ai colori 










e in questa pianura, fin dove si perde, 
crescevano gli alberi e tutto era verde, 
cadeva la pioggia, segnavano i soli 
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..." 





Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, 
e gli occhi guardavano cose mai viste 
e poi disse al vecchio con voce sognante: 
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"


Cineforiamo: IO VADO A SCUOLA (laboratorio interdisciplinare quarta A)

INDICATORI
INFORMAZIONI
note
COSA?
GLI ALUNNI HANNO VISTO IL FILM “IO VADO A SCUOLA” E  HANNO SVOLTO DELLE ATTIVITA’LABORATORIALI E INTERDISCIPLINARI INERENTI AL FILM.
Io vado a scuola di P.Plisson  (Francia 2012): film- documentario che narra la toccante storia di 4 bambini,  provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Quattro destini che si intrecciano, quattro storie piene di speranza, accumunate da una incrollabile fiducia sul futuro e da una contagiosa voglia di vivere.

QUANDO?
8 ORE COMPLESSIVE, ULTIMA ORA DEL GIOVEDI’
A PARTIRE DALL’11 FEBBRAIO

DOVE?
AULA  IV A (CON LIM) E AULA INFORMATICA

CHI?
GLI ALUNNI DI IV A
INSEGNANTI: INGLETTI E ZAMPIERI




COME?
-         1 ORA DI PREPARAZIONE ALLA VISIONE: RACCOLTA DEI DATI PERSONALI SUL PERCORSO, IL TEMPO E LE DIFFICOLTA’ INCONTRATE PER RECARSI A SCUOLA.
-         1 ORA DI CONOSCENZA DEI TERRITORI NARRATI NEL FILM ATTRAVERSO LA LETTURA DELLE CARTINE GEOGRAFICHE E LA VISIONE DI IMMAGINI DI QUEI LUOGHI.  DISCUSSIONE DI GRUPPO IPOTIZZANDO LE DIFFICOLTA’ INCONTRATE DAI PROTAGONISTI, DOMANDE E CURIOSITA’ NATE DURANTE L’ATTIVITA’.
-         2 ORE PER VISIONARE IL FILM
-         1 ORA PER ORGANIZZARE I GRUPPI DI LAVORO E AVVIARE L’ATTIVITA’.
I BAMBINI AVEVANO LA CONSEGNA DI RACCONTARE IN PRIMA PERSONA LA GIORNATA DI UNO DEI QUATTRO PROTAGONISTI
2 ORE PER COMPLETARE I TESTI, DIGITARLI E FARE I DISEGNI
-         1 ORA PER INSERIRE IL LAVORO NEL BLOG DELLA SCUOLA
I LUOGHI NARRATI ERANO:
 LAIKIPIA (KENYA)
ALTO ATLANTE (MAROCCO)
GOLFO DEL BENGALA (INDIA)
PATAGONIA (ARGENTINA)

PERSONAGGI DELLA STORIA:
JACKSON ( KENIOTA)
ZAHIRA ( MAROCCO)
SIMON ( INDIA)
CARLOS ( ARGENTINA)
OBIETTIVI
-         INDIVIDUARE I NUCLEI INFORMATIVI PRINCIPALI DEL VIDEO E ANCHE ALCUNI DETTAGLI SIGNIFICATIVI
-         CERCARE INFORMAZIONI E DATI SPECIFICI.
-         CONFRONTARE GLI AMBIENTI E LO STILE DI VITA DEI PROTAGONISTI CON IL PROPRIO
-         SVILUPPARE L’ABILITA’ DI SCRITTURA ATTRAVERSO LA DESCRIZIONE DEL PERSONAGGIO PROPOSTO
-         APPROFONDIRE LE CONOSCENZE GEOGRAFICHE E GLI USI E COSTUMI DEI LUOGHI NARRATI
-         SVILUPPARE LE STRATEGIE DI INTERAZIONE ADEGUATE PER PORTARE A TERMINE IL COMPITO, RISPETTANDO IL TURNO DI PAROLA
-         CONSOLIDARE LA CAPACITA’ DI LAVORARE IN GRUPPO
-         SAPER DIGITARE UN TESTO IN WORD
-         CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DI UN BLOG

MATERIE COINVOLTE : GEOGRAFIA, ITALIANO, TECNOGIA, ATTIVITA’ ESPRESSIVE,  CONVIVENZA CIVILE




 fase 1: I bambini sono stati invitati a raccogliere i dati sui mezzi e i tempi necessari a ciascuno per andare a scuola, i dati raccolti sono stati messi in tabella utilizzando la LIM


Come
Con chi?
Quanto tempo?
auto
papà
2 min
auto
mamma
4 min
auto
papà
8 min
auto
mamma
6 min
piedi
pedibus
5 min
auto
mamma
3 min
Auto
mamma
3 min
Auto
mamma
5 min
piedi
pedibus
6 min
Auto
Mamma
9 min
auto
Papà
8 min
auto
Altra famiglia
2-3 min
Piedi
Pedibus
7-8 min
Auto
Mamma
3 min
Autobus
Autista
5 min
auto
Mamma
10 min
Piedi
Pedibus
6-7 min
Auto
Papà
1-2 min
auto
Altra famiglia
6 min



fase 2:
 1. I bambini hanno individuato in un planisfero i luoghi narrati nel film.
2. Gli alunni hanno ricercato nelle cartine i luoghi narrati nel film e hanno ipotizzato i tempi e i mezzi usati dai bambini di quei luoghi per andare a scuola e osservando le immagini sono stati guidati a ricavare informazioni su usi, costumi e stili di vita di altre culture.
 Bay of Bengal (India)

Alto Atlante (Marocco)

 Laikipia (Kenya)

 Patagonia

fase 3 Visione del film

fase 4 lavoro di gruppo: ogni gruppo aveva il compito di raccontare, in prima persona  il percorso casa - scuola di uno dei protagonisti del film e di rappresentare uno dei momenti della loro giornata


Questo è il risultato del lavoro di gruppo !!!

IL VIAGGIO DI JACKSON
Ciao sono Jackson, ho 11 anni, vivo in Africa nella regione di Laikipia, in Kenya.
Abito in una capanna di forma circolare, fatta di rami e fango.
Vivo con i miei genitori e 4 fratelli tra cui una sorellina di nome Laila, con la quale vado tutte le mattine a scuola.
Mi alzo molto presto perché per arrivare a scuola ci metto due ore e percorro poco più di 15 km.
Siccome a scuola non c’è acqua potabile ognuno di noi è costretto a portare tre litri d’acqua in un contenitore e un bastone per difenderci dagli animali pericolosi (serpenti, elefanti…) che incontriamo durante il tragitto.
Il papà, ogni mattina, ci raccomanda di stare attenti agli elefanti perché sono stati uccisi 5 bambini in un anno!
Sono pronto a rischiare la mia vita, ogni volta che lascio casa mia pur di vincere una borsa di studio per andare al college.

Il mio sogno è di diventare un pilota d’aereo e di vedere tutto il mondo dall’alto.





IL VIAGGIO DI CARLITO


Ciao io sono Carlito ed ho 11 anni .
Vivo in Argentina, precisamente in Patagonia.
Nella zona in cui abito la terra è arida e c’è poca vegetazione.
È una zona montuosa e fredda. 
Per andare a scuola ci metto un’ora e mezza, il tragitto è lungo 25 km e lo percorro a cavallo.
A pranzo, come cibo, mangio carne secca.
Vado a scuola con il mio cavallo, Chiverito ed ho dietro mia sorella
Micaela; durante il tragitto trovo un piccolo santuario rosso.
Quando arrivo a scuola alzo la bandiera dell’ Argentina e canto l’ inno.

Da grande vorrei fare il veterinario, per non lasciare la mia famiglia, ma per poter studiare, dovrò  andare in collegio.  




IL VIAGGIO DI SAMUEL


Ciao, io mi chiamo Samuel ho 13 anni e vivo in India nel Bay of  Bengala
(Golfo del Bengala).
Abito in una casa molto semplice fatta di mattoni, vicino al mare.
Ho una malattia che si chiama paralisi spastica che non mi permette di camminare, di muovere i muscoli delle braccia e ho problemi a parlare.
Ho 2 fratelli più piccoli di me, di nome Emanuel e Gabriel.
Io e la mia famiglia mangiamo riso.
I miei fratellini di solito giocano con me a baseball.
Mia mamma indossa un vestito di telo colorato chiamato sari.
Mi sveglio all’alba con i miei fratelli per andare a scuola perché il mio viaggio dura un'ora e quindici minuti circa,4km, tutti i giorni. I miei fratelli mi devono portare con una carrozzina molto arrugginita e rotta, fatta con una sedia da giardino. La strada che devo percorrere è veramente impegnativa ed è piena di buche.
I miei fratelli mi devono trascinare, tirare e spingere per tutto il tragitto per arrivare a scuola.
Per andare a scuola io, Emanuel e Gabriel  indossiamo delle divise.
A volte la ruota della carrozzina si rompe e i miei fratelli fanno molta fatica a tirare.
Quando arriviamo in paese incontriamo a volte, un signore che ci aggiusta la sedia e ci dice di essere molto prudenti.
Quando arriviamo a scuola i compagni ci accolgono benissimo.

Per me andare a scuola, nonostante la fatica, è molto bello e mi sento molto fortunato perché non  tutti hanno questa opportunità. Grazie agli studi potrò realizzare il mio sogno che è di diventare dottore e curare i bambini come me.





IL VIAGGIO DI ZAHIRA
Ciao, mi chiamo Zahira, ho dodici anni vivo in Marocco nella regione dell’alto Atlante, ho 2 fratelli 4 sorelle e vivo con i miei genitori e con i nonni. Mio padre, Hassan lavora al mercato e torna a casa raramente. Mia madre è casalinga e coltiva i pinoli nel giardino. La mattina mi sveglio molto presto perché la scuola dista 22 km da casa mia, ci metto quattro ore a piedi.Ad un certo punto del cammino, incontro le mie due  amiche Zineb e Noura.
 Oggi nella mia borsa ho portato una gallina che dopo ho scambiato per 800g di frutta secca. A metà percorso la mia amica Noura si è fatta male alla caviglia, gliel’ ho massaggiata e siamo ripartite. Finalmente arrivate in  paese, abbiamo potuto chiedere un passaggio. Dopo vari tentativi un buon signore ci ha fatto salire sul suo camion di pecore che ci ha portato al dormitorio dove ci siamo cambiate per andare a scuola.
 Per me e per le mie amiche andare a scuola è molto faticoso, ma è importante per il mio futuro da dottoressa.







COSA NE PENSI DI QUESTA ESPERIENZA? CHE RIFLESSIONI HAI FATTO?
  • Mi è piaciuto lavorare in gruppo. Ho riflettuto e ho pensato che i bambini come loro sono molto sfortunati rispetto a noi. (A.B.)
  • Penso di essere molto fortunata di andare a scuola e metterci pochi minuti, perchè ci sono bambini che per andare a scuola affrontano molti pericoli.(E.F)
  • Mi è piaciuto questo laboratorio perchè mi ha fatto capire che alcuni bambini, pur di andare a scuola, rischiano la loro vita, e quindi mi sono sentita fortunata.(A.C)
  • Io sono molto fortunata perchè sono a mezzo km da scuola e quel film mi ha fatto ragionare molto perchè non è una storia fantastica, ma esistono davvero persone che fanno km e km.Non mi è piaciuto tanto lavorare in gruppo perchè il mio gruppo ha fatto molta fatica a stare con i compagni.(F.S.)
  • A me è piaciuto perchè ho potuto stare insieme ai miei compagni e scoprire come tanti bambini amano andare a scuola affrontando tutti i giorni grandi pericoli e tante difficoltà.(D.S.)
  • Questo lavoro mi è piaciuto molto perchè ho lavorato in gruppo con i miei compagni.Ho potuto scoprire altre storie di bambini riguardo la loro famiglia, il loro ambiente e la loro grandissima voglia di andare a scuola.(G.To.) 
  • Questo lavoro mi è piaciuto molto perché ho potuto lavorare in gruppo con i miei amici e perché mi ha fatto capire di avere una vita molto comoda rispetto a altri bambini nel mondo. Poi ho scoperto come funziona un blog. (RDM)  
  • Questa attività mi è piaciuta anche se a volte mi sono esclusa dal gruppo, ho riflettuto e ho pensato che i bambini come loro ogni giorno devono affrontare un'avventura, io sono fortunata di non dover affrontare avventure come incontrare un elefante! Mi sento davvero fortunata! (DM).
  • Mi è piaciuto il film perché mi ha fatto riflettere sulla storia di altri bambini. Mi è piaciuto anche il lavoro di gruppo, perché oltre a lavorare tanto ci siamo divertiti! (AP)
  • Questa è stata l'esperienza scolastica più bella che io abbia mai vissuto. Mi è piaciuto anche perché ho avuto l'opportunità di stare e lavorare di più con compagni con cui non avevo lavorato mai. (ABe).
  • Mi è piaciuto perché mi ha fatto riflettere sulla mia possibilità di andare a scuola. mi è piaciuto anche perché ho lavorato con i miei compagni. (CS)
  • A me è piaciuto moltissimo perché ho lavorato in gruppo con i mei amici e ho potuto confrontarmi con loro riguardo questa storia che ci ha lasciato un segno importante nella nostra vita di bambini. NB
  • Mi è piaciuto questo lavoro perché ho potuto lavorare con i miei compagni e  ho potuto confrontarmi con delle storie di bambini poveri ma desiderosi di imparare andando a scuola. (VR)
  • A me  è piaciuto molto vedere quel film e poi mi ha fatto capire che sono molto fortunato ad andare a scuola senza pericoli ed mi è piaciuto lavorare a  gruppi GM
  • Penso che noi siamo fortunati perché arrivare a scuola per noi è una cosa da nulla. (NP)
  • Questa riflessione mi ha fatto capire che certi bambini nel mondo hanno una vita più difficile della mia e per raggiungere la scuola devono fare ore di cammino, ma la cosa sorprendente è che sono felici comunque! (GTa)
  • Questa esperienza mi ha fatto pensare sul fatto che io non fatico come tanti bambini faticano come per esempio a cercare l'acqua, a far strada che io non faccio e vorrei in qualche modo aiutarli. Mi è piaciuto per il fatto che abbiamo lavorato come una squadra e che nessuno si è tolto ma tutti hanno contribuito nel nostro lavoro. (VM)
  • Questa esperienza mi è piaciuta molto e mi sono divertita a lavorare in  gruppo.  VP
  • Si mi è piaciuto molto questa esperienza. ho scoperto di essere fortunatissimo ad andare a scuola senza pericoli e in poco tempo.GF