La storia si svolge in un orfanotrofio e quando arriva questo amico speciale, Maria è l'unica che vede in lui un amico con cui, in qualche maniera, giocare. Maria, a differenza degli altri, adulti e bambini, cerca in tutti i modi di andare oltre il pregiudizio e oltre la malattia.Perché l'amicizia non ha confini.
Quando i due bambini si incontrano per la prima volta, Maria non può credere che il bambino non sappia parlare e così, con una semplicità disarmante, prova a spiegare come si muove una mano o come si fa per salutare. Pian piano, i due diventeranno inseparabili: Maria scatenerà tutta la sua fantasia e originalità pur di far giocare il suo amico.
Il cortometraggio è completo (dura 10 minuti) .
Il regista Pedro Solis, ha vinto il premio Goya di quest'anno. La storia gli è stata ispirata da suo figlio Nicholas (affetto dalla stessa malattia del protagonista animato) e da sua sorella Alejandra. Il cortometraggio è stato raccomandato dal Ministero della Cultura e fa riflettere sui pregiudizi che a volte ci impediscono di vivere belle emozioni.
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