Storia
Il nome “Perarolo” sembra indicasse anticamente il cumulo di pietre posto lungo antiche strade che veniva utilizzato per segnare i confini o per fornire indicazioni stradali. I primi documenti storici che citano la frazione risalgono al 1025. Nel 1064 Perarolo risulta essere feudo di proprietà del nobile Uberto di Ariprando da Fontaniva. Nonostante l’antichità del paese tuttavia, la frazione è rimasta un piccolo centro rurale fino al dopoguerra, conseguendo un rapido sviluppo edilizio ed economico, peraltro ancora in corso, che ne hanno fatto in pochi decenni la parte più popolata del Comune. A partire dagli anni ’70 la parte del paese più vicina a Padova viene considerata frazione a sé stante sotto il nome di “Busa” ed è considerata la prima periferia di Padova.Edifici di interesse architettonico
Edifici di pregio sono la piccola vecchia chiesa neoclassica di S. Andrea del 1064, restaurata nel 1600 e ampliata nel XIX secolo e il palazzo padronale della famiglia Fongaro (XVIII secolo). All’interno della nuova chiesa parrocchiale di S. Andrea è conservato un prezioso crocefisso in legno scuro detto “Cristo moro” realizzato nel XVI secolo ad opera dello scultore bellunese Andrea Brustolon giunto a Perarolo dalla città di Venezia durante l’età napoleonica.Sport
Perarolo possiede una squadra di calcio a 5 che attualmente milita nella serie C1 e una squadra di calcio che, dopo anni di risultati negativi/costanti, finalmente nel 2013 torna a farsi viva nel campionato di seconda categoria.Perarolo frazione |
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Dati amministrativi | |||||
Stato | |||||
Regione | |||||
Provincia | |||||
Comune | |||||
Territorio | |||||
Coordinate |
45°25′44″N 11°58′30″E |
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Altitudine | 15 m s.l.m. | ||||
Abitanti | 4 300[1] | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 35010 | ||||
Prefisso | 049 | ||||
Fuso orario | UTC+1 |